L’arrivo della cimice asiatica ha stravolto le strategie di difesa delle principali colture frutticole. 

TEMPO DI "CIMICI" ALIENE: PARLIAMO DI Halyomorpha halys

Halyornorpha halys, conosciuta negli Stati Uniti come Brown marmorated stink bug è stata la grande novità, in negativo, dell’ultimo biennio. Si tratta di un insetto della Famiglia dei Pentatomidi, comunemente chiamati “cimici”. Originaria dell’Asia orientale (Cina, Corea, Giappone, Taiwan), è una ci-mice marmorizzata grigio-marrone lunga da 12 a 17 mm e non molto diversa da altre specie autoctone. Nei territori di origine si comporta da fitofago occa-sionale ma, quando è stata accidentalmente introdotta sulla costa est degli Stati Uniti, ha causato danni da milioni di dollari nei frutteti di pesco e melo diventan-do rapidamente il fitofago chiave di queste colture.

In Italia la cimice asiatica è .stata trovata per la prima volta solo 4 anni fa ma, vista l’entità delle popolazioni presenti in campo, è lecito supporre che fosse presen-te già da tempo nei nostri ambienti senza essere stata notata.

Già nel 2014 era stato registrato qualche primo danno su pero in una zona limitata del modenese ma è sta-to l’anno successivo che ha visto la comparsa in forze della cimice in diverse aree frutticole del nord Italia. La coltura maggiormente colpita è stata il pero, anche grazie alla grande diffusione degli impianti nella zona in cui è comparso l’insetto, ma in altre regioni i danni hanno interessato anche le altre colture frutticole. La grande dannosità di Halyornorpha halys è aggra-vata anche dalla sua etologia: si tratta infatti di una specie polifaga, che vola con grande facilità da una pianta all’altra e si sposta di continuo. Le ricerche americane parlano di un volo medio di 5 km con alcuni individui che riescono a coprire l’incredibile distanza di 50 km.

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Published On: 14 Giugno 2017Categories: News